STORIE DI J.LEAGUE
La maledizione
di MAEDA
di Mario A. Persegani
Foto Wikimedia Commons - Autore yoppy
from Kawasaki, Kanagawa, Japan (2010 Yamazaki-Nabisco Cup Final) [CC BY 2.0(http://creativecommons.org/licenses/by/2.0)]
L'attaccante del Jubilo Iwata Maeda Ryoichi (nella foto) è stato un giocatore molto importante per il club, con il quale ha vinto la J.League 2002, la Coppa dell’Imperatore 2003 e la Coppa di Lega 2010. Nato in Giappone (a Kobe) ma cresciuto negli Stati Uniti, dopo essere rientrato in patria per frequentare gli studi superiori Maeda ha firmato con il club di Iwata il suo primo contratto da professionista nel 2000 ed è rimasto in rosa per 15 stagioni dimostrandosi degno successore del leggendario bomber Nakayama “Gon” Masashi. Agiva da attaccante centrale come Nakayama, molto pericoloso in area di rigore, forse meno prolifico dell’illustre predecessore ma più opportunista, la classica punta che sembra fuori-partita ma che all’improvviso ti punisce alla prima distrazione. Nonostante i suoi numerosi gol in campionato e la militanza in Nazionale (vanta 33 presenze e 10 reti con i Samurai Blue) Maeda è famoso soprattutto per quella che in tutto il Giappone è conosciuta come "la maledizione di Maeda”: per un periodo durato ben 6 stagioni (2007-2013) la squadra che subiva il primo gol di Maeda in quel campionato alla fine veniva retrocessa. Nel 2012 divenne un argomento molto popolare tra gli appassionati di calcio perché in quella stagione Maeda segnò il suo primo gol al Gamba Osaka, una delle formazioni più forti del paese e che nei tre precedenti tornei si era sempre piazzata tra le prime tre squadre della classifica vincendo anche una Coppa dell'Imperatore. Il gol fu segnato alla terza giornata è per la maggior parte degli appassionati rappresentava la fine della "maledizione di Maeda" perché risultava davvero difficile pensare alla retrocessione del Gamba. Invece, nonostante le 67 reti segnate in stagione (4 in più dei Sanfrecce che vinsero il titolo) i nerazzurri vissero una stagione complicata e davvero rocambolesca piazzandosi al penultimo posto, subendo così l'onta della retrocessione in J.League 2 (la prima nella storia del club). E nella partita decisiva per la salvezza, all'ultima giornata, l'avversario era ancora il Jubilo Iwata di Maeda: per il Gamba contava solo vincere invece il Jubilo si impose per 2-1 e il primo gol dell'incontro fu segnato proprio da Maeda. La "maledizione di Maeda" terminò l'anno successivo quando il suo primo gol venne segnato in trasferta sul campo degli Urawa Red Diamonds che alla fine si piazzarono al 6° posto: curiosamente a retrocedere in quella stagione fu proprio il Jubilo Iwata.
Al termine della J.League 2014 Maeda ha lasciato l’amato Jubilo per trasferirsi all’FC Tokyo. Ormai ultra-trentenne resta un professionista serio ed esemplare, ha perso la rapidità che lo caratterizzava in gioventù ma rimane un giocatore affidabile che con esperienza sa dosare energie e risorse: 38 presenze e 10 reti nel 2015. Ma non è finita qui….
Nel 2016 Maeda ha già segnato il suo primo gol, subito alla seconda giornata, realizzando la rete della vittoria sul campo del Vegalta Sendai concretizzando al meglio un assist di Hashimoto al 51’. I tifosi del Vegalta possono fare tutti gli scongiuri del caso perché nella scorsa stagione Maeda ha segnato il suo primo gol (doppietta in quell’occasione) allo Shimizu S-Pulse che al termine del campionato 2015, dopo 23 anni consecutivi nella massima serie, è retrocesso per la prima volta nella sua storia in J.League 2……