STORIE DI J.LEAGUE
AMARAL
" IL RE DI TOKYO "
IL GIOCATORE PIU' AMATO DAI TIFOSI DELL'FC TOKYO
di Mario A. Persegani
Quando nel 1992 l’attaccante brasiliano Wagner Pereira Cardozo, detto Amaral, arrivò in Giappone probabilmente sapeva che la sua tecnica sudamericana, esibita in un campionato dal livello ancora modesto, avrebbe fatto la differenza ma quello che sicuramente non poteva immaginare è che avrebbe vissuto da protagonista una lunga, indimenticabile, emozionante storia sportiva al termine della quale sarebbe diventato per tutti “il re di Tokyo”.
GLI ESORDI - Amaral nasce nella megalopoli di Sao Paulo il 16 ottobre 1966 e come ogni brasiliano ha il calcio nel sangue. Dimostra presto le sue doti attirando l’interesse di alcuni club locali minori e nel 1987 firma con il Comercial FC. Nella stagione seguente accetta le offerte del Capivariano FC, con il quale inizia a trovare una certa continuità di rendimento tanto che nel 1989 viene acquistato dall’Ituano che milita nel campionato Paulista. Resta in rossonero per 3 stagioni finché nel 1992 arriva la proposta del Palmeiras: una grande opportunità per l’allora 25enne Amaral perché si trattava di una squadra fortissima, ai vertici del calcio brasiliano, guidata in panchina da Vanderlei Luxemburgo e che poteva schierare stelle assolute come Edmundo, Roberto Carlos, Zinho, Evair, Mazinho, Flavio Conceicao e Cesar Sampaio. Inizialmente Amaral accetta con entusiasmo, ma se da un lato giocare al fianco di campioni simili può essere un sogno, dall’altro trovare spazio nella formazione titolare non è sicuramente facile. Amaral capisce in fretta che non ha alcuna chance di giocare e ritenendosi chiuso nei ruoli offensivi da calciatori più dotati decide di valutare altre offerte. Prende in considerazione tutte le proposte compresa quella che arriva da una terra lontana nella quale il calcio professionistico inizia a muovere i primi passi: il Giappone. La J.League ufficialmente non è esiste ancora ma è già ampiamente progettata e la sua nascita è imminente. La squadra che si interessa ad Amaral è la Tokyo Gas FC che ha sede nella capitale nipponica ed è sostenuta economicamente dall’omonima compagnia di forniture energetiche. I soldi non mancano, le idee nemmeno, quello che manca è il talento calcistico, il calciatore professionista completo che possa aiutare i giocatori giapponesi a imparare come rendere al massimo in campo e fuori e che sia in grado di far crescere la lega attraverso la propria immagine. A tal scopo sono già arrivati in Giappone il mitico Zico, Gary Lineker, Pierre Littbarski e Guido Buchwald per citarne alcuni. Amaral accetta e parte per Tokyo.
LA J.LEAGUE - Il Tokyo Gas FC è una squadra ancora in costruzione nella quale si inserisce perfettamente diventandone presto il giocare simbolo. Gioca con continuità e segna con impressionante regolarità: il suo inserimento porta benefici immediati alla qualità dell’intera rosa e la formazione diventa più competitiva. Nel 1998 la squadra cambia nome, diventa FC Tokyo, migliora la sua struttura societaria ed economica ed entra ufficialmente in J.League. Dopo una sola stagione viene subito promosso in J.League1 e Amaral è sempre più protagonista sia con i suoi immancabili gol che con la sua leadership. Amatissimo dai tifosi, punto di riferimento per tutti i compagni, uomo-immagine della società, Amaral a Tokyo si sente a casa e la casacca rossoblù n.11 diventa una seconda pelle. Tecnicamente molto dotato, rapidissimo con la palla tra i piedi a dispetto dell’altezza (circa 1,85), fisico longilineo, era letale nell’1-contro-1 lanciato a rete verso il portiere che veniva immancabilmente dribblato per un facile gol in appoggio (oppure l'estremo difensore si trovava costretto a stenderlo causando un rigore). Rimarrà all’FC Tokyo per 12 stagioni consecutive con 332 presenze e 181 reti: una media impressionante di almeno un gol ogni due partite. Nel 2004, ormai 38enne lascia Tokyo: emozionante la sua ultima partita nella quale saluta il pubblico con un toccante discorso di commiato (in giapponese), un commovente interminabile giro di campo con il giocatore che non riesce proprio a trattenere le lacrime e l’intero stadio che grida “Amaral! Amaral!" in un crescendo di applausi. Oggi Amaral vive nell’area di Tokyo dove è considerato una vera e propria leggenda, ama insegnare calcio ai bambini nelle scuole e allenare nelle categorie giovanili fino agli Under18. Ultimo impegno quello preso con la Gyosei International School (Gyōsei Kokusai Gakuen) nella zona sud di Chiba.
IL FILM - E’ stato il giocatore più amato nella storia dell’FC Tokyo: per raccontarne l’importanza per il club e per i suoi tifosi basta dire che ancora oggi è chiamato “il re di Tokyo”. Nel 2008 venne girato un film intitolato “King of Tokyo: o filme”, che racconta la vita e la carriera di Amaral in Giappone (disponibile in portoghese e in giapponese). Ancora oggi i tifosi espongono una grande bandiera/striscione con il suo volto durante le gare interne all’Ajinomoto Stadium.