LA SQUADRA MIGLIORE | LA RIVELAZIONE | LA CONFERMA | LA DELUSIONE | |||
ALBIREX NIIGATA |
ROASSO KUMAMOTO | YOKOHAMA FC | VEGALTA SENDAI |
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Miglior Marcatore |
Giocatore Chiave | La delusione | La promessa | |||
Kaito TANIGUCHI ( 9 gol ) |
Yoshiaki TAKAGI | - | Eitaro MATSUDA |
Posizione: 1 Punti: 84 Vinte: 25 Pareggiate: 9 Perse: 8 Gol Fatti: 73 Gol Subiti: 35 Differenza: +37
COPPA DELL'IMPERATORE
Eliminata al 2° Turno, 1-4 in casa da Roasso Kumamoto
COMMENTO ALLA STAGIONE
La dominatrice del campionato, non c'è altro da aggiungere. Niigata ha vinto il torneo centrando la promozione diretta, ha segnato più reti e vinto più partite, subito meno gol di tutti e perso solo 8 gare, dato in cui solo Tokushima è riuscita a fare meglio (6). Il nuovo tecnico Rikizo Matsuhashi, assunto a Febbraio per sostituire il dimissionario Puig passato all'Fc Tokyo, ha saggiamente insistito sul modulo già impostato dal predecessore e la scelta ha pagato. Qualche difficoltà è emersa con la cessione in Belgio della stellina Shion Homma a metà Luglio ma Matsuhashi ha risolto subito valorizzando Ito che si è inserito alla perfezione nei meccanismi offensivi. Niigata è retrocessa in J2 nel 2017 dopo 14 stagioni nella massima serie (prima promozione assoluta nel 2004) trovando subito difficoltà nel risalire, al punto da chiudere le stagioni seguenti al 16°, 10° e 11° posto. Lo scorso anno i primi segnali di ripresa con un 6° posto carico di aspettative in vista di questo 2022, tutte brillantemente confermate. Male in Coppa dell'Imperatore.
NOTE POSITIVE
Matsuhashi ha trovato quella costanza di rendimento mancata a Puig nel 2021. Davanti a Kojima, che ha preso il posto di Abe relegato al ruolo di secondo, la linea difensiva a 4 è stata la stessa schierata nel 2021 con l'imprescindibile Horigome a sinistra, Chiba e Fitzgerald centrali e Fujiwara, mediano ormai spostato terzino, sulla destra. Stesso discorso per la mediana composta da Ko e Shimada, giocatori di sostanza con compiti di interdizione e supporto alla batteria dei trequartisti guidata da Yoshiaki Takagi, 28enne di scuola Verdy in grado di occupare tutte le posizioni offensive: per caratteristiche preferisce partire da sinistra ma quando la posizione era occupata da Homma ha spostato il suo raggio d'azione verso zone più centrali. Con la cessione di Homma è tornato ad occupare la sua fascia prediletta per qualche gara, prima di tornare in mezzo quando Matsuhashi ha inserito Ryotaro Ito nel ruolo di Homma. Sulla destra ha brillato il 21enne Eitaro Matsuda, giovane promessa di proprietà F.Marinos autore di 4 reti e 8 assist, spalleggiato da Shunsuke Mito, 20 anni, utilizzato nel finale di campionato con risultati molto positivi. In attacco Kaito Taniguchi, autore di 9 gol (miglior realizzatore Albirex 2021 a pari merito con Takagi e Ito). Buono anche l'apporto di Koji Suzuki, autore di 8 reti, che però ha avuto parecchi problemi fisici e ha giocato solo 21 gare.
NOTE NEGATIVE
Nessuna. Sia a livello dirigenziale che tecnico ha funzionato tutto a dovere, anche sotto il profilo individuale è difficile trovare un elemento deludente. Forse l'unico rischio è stato corso con la cessione di Homma ma non c'erano le condizioni per trattenere il promettente trequartista, comprensibilmente entusiasta di proseguire la carriera in Belgio. L'eliminazione dalla Coppa dell'Imperatore è stata brutta, perdere 1-4 in casa contro una neopromossa non è proprio edificante, ma di fronte alla chance concreta di raggiungere la J1 l'obiettivo Coppa era diventato secondario.
VOTO 8
Miglior Marcatore |
Giocatore Chiave | La Delusione | La Promessa | |||
Shota AOKI ( 5 gol ) |
Jurato IKEDA | L'Attacco | - |
Posizione: 12 Punti: 56 Vinte: 15 Pareggiate: 11 Perse: 16 Gol Fatti: 39 Gol Subiti: 46 Differenza: -7
COPPA DELL'IMPERATORE
Eliminata al 2°Turno, in trasferta 2-1 dai Tokyo Verdy
COMMENTO ALLA STAGIONE
Annata di conferma in J1 con un campionato di assoluta tranquillità. In questa seconda stagione di J2 Akita ha dimostrato di meritare la categoria vincendo contro le due prime della classe Albirex e Yokohama promosse in J1, ma anche battendo Verdy, Kumamoto, JEF United e Okayama. L'unico passaggio a vuoto è stato nel periodo tra il 20 Maggio e il 27 Luglio, un bimestre negativo con 6 miseri punti racimolati in 12 turni e l'eliminazione in Coppa per mano dei Tokyo Verdy. Il Blaublitz si è poi riscattato rialzando la testa nel finale del torneo. La dirigenza ha già confermato il tecnico Yoshida anche per la prossima stagione estendendo la scadenza del suo contratto al Gennaio 2024.
NOTE POSITIVE
Akita gioca da sempre con il classico 442, tanto equilibrio, buon palleggio, ordine, ma anche un'eccessiva prevedibilità, soprattutto offensiva. Punto di forza la difesa, spesso decisiva quando la squadra passava in vantaggio, perchè far gol al Blaublitz quest'anno non è stato facile per nessuno, fatta eccezione per il 5-1 subito a Yamagata, unica partita nella quale la squadra ha perso la bussola ed è stata travolta dagli avversari. A guidare il reparto arretrato i centrali Jurato Ikeda e Kaito Chida, coppia ben affiatata e sempre attenta a proteggere il portiere Tanaka. Stesso discorso per la mediana con il duo Inaba - Fujiyama mentre in attacco, che come abbiamo visto non ha particolarmente brillato, sono da citare la punta Aoki, top scorer interno di stagione, e il compagno di reparto Hayate Take.
NOTE NEGATIVE
Squadra dall'età media piuttosto alta, tra titolari e prime riserve non si registrano U25, l'unico è l'attaccante Koki Handa che ha 24 anni ma che non si può certo considerare tra i prediletti di Yoshida visto che in tutto il torneo ha collezionato solo 211' di gioco. Dalla prossima stagione sarà bene guardare un attimo anche al futuro e provare a inserire qualche elemento in grado di dare una certa continuità tecnica. Non stiamo parlando di una formazione imbottita di ultra 30enni, questo no, quindi l'urgenza è relativa e la dirigenza ha le possibilità di pianificare una strategia di progressivo ringiovanimento senza perdere in qualità, però è un processo che andrà iniziato prima di ritrovarsi di colpo con una squadra priva della giusta amalgama. Anche quest'anno il Blaublitz ha segnato poco per un 12° posto, solo 39 reti, un dato da piena zona retrocessione. Su questo aspetto Yoshida dovrà lavorare meglio perchè il problema sussiste sin dall'esordio in J2 e non è stato certo risolto.
VOTO 6+
Miglior Marcatore |
Giocatore Chiave | La delusione | La promessa | |||
TIAGO ALVES ( 16 gol ) |
Jodi BUIJS | Kenji SEKIDO | Kodai SANO |
Posizione: 3 Punti: 72 Vinte: 20 Pareggiate: 12 Perse: 10 Gol Fatti: 61 Gol Subiti: 42 Differenza: +19
COPPA DELL'IMPERATORE
Eliminata al 2° Turno, 0-1 in casa da Tochigi Sc
COMMENTO ALLA STAGIONE
Occasione sprecata. Mai come quest'anno Okayama è stata vicina alla J1, categoria mai raggiunta nella storia. Il voto è comunque buono perché il Fagiano veniva dal 17° posto del 2020 e dall'11° del 2021 e a inizio torneo non era certo annoverato tra i candidati alla promozione. L'inizio è stato un po' altalenante, il tecnico Takashi Kiyama ha iniziato con il 433 che però non ha convinto e dopo 9 giornate ha virato verso un 4231 decisamente più produttivo, anche se la squadra ha avuto bisogno di qualche partita per assimilare il cambio di modulo. Con il nuovo assetto Okayama ha iniziato a scalare rapidamente la classifica a suon di vittorie, perdendo solo 2 gare con Roasso e Yokohama e diventando la 3° forza del campionato. Le incertezze iniziali non hanno permesso l'aggancio al duo di testa che ha preso il largo verso la promozione diretta relegando il Fagiano ai playoffs, affrontati da favorita e con il vantaggio del fattore campo. Purtroppo nella gara inaugurale contro il Montedio (6° classificato) Okayama è letteralmente crollata perdendo in casa 0-3, chiudendo così la stagione nel peggiore dei modi. Male anche in Coppa dell'Imperatore.
NOTE POSITIVE
L'anima della squadra è il difensore olandese Jordi Buijs arrivato da Kyoto nel corso del mercato invernale e subito calatosi nel ruolo di leader: agisce prevalentemente in posizione centrale nella difesa a 3 ma può essere utilizzato pure a sinistra (come è accaduto nello schieramento a 4) e in caso di necessità può giocare anche terzino. E' un giocatore granitico, molto fisico, in grado di applicarsi perfettamente in marcatura, imperioso di testa e con una forte propensione a sganciarsi nell'area avversaria sui calci piazzati, come dimostrano le 7 reti (+ 3 assist) segnate in stagione. Al suo fianco Yanagi, altro centrale dalle caratteristiche simili a Buijs anche se meno dominante, e Tokumoto, terzino sinistro molto duttile, utilizzato da Kiyama come centrale destro nelle ultime giornate di campionato e nella gara dei playoffs. In attacco l'ariete australiano Mitchell Duke ha fatto da spalla a Tiago Alves, brasiliano ex Gamba Osaka autore di 16 reti e miglior realizzatore interno del 2022. In mediana Haruka Motoyama (e poi Wakasa) ha fatto da frangiflutti davanti alla difesa coadiuvato da Yudai Tanaka e Kawai, mentre sulle fasce sono da menzionare Kawano (a destra) e soprattutto Kodai Sano, 19enne esordiente in J2 che nel girone di ritorno si è impossessato del ruolo di titolare sulla fascia sinistra: si tratta di un elemento molto interessante, convocato in pianta stabile in nazionale U20 (dove viene utilizzato efficacemente anche in posizione più centrale) e che ha già attirato l'attenzione degli osservatori J1.
NOTE NEGATIVE
Resta qualche perplessità sulle strategie tattiche attuate in stagione dal tecnico Takashi Kiyama: i mugugni sull'iniziale 433 sono stati rapidamente sopiti con la virata verso il 4231, ma rimane inspiegabile il successivo passaggio al 3142 nel finale di campionato, una scelta quanto mai inopportuna visto che in quel momento la squadra stava volando e c'era ancora la possibilità di inserirsi nella lotta per la promozione diretta. Perchè? Non era il momento di fare esperimenti e nemmeno di cercare soluzioni alternative visto che girava tutto a meraviglia. Il fatto è che questa scelta ha pregiudicato pure il cammino nei playoffs e non può passare inosservata senza che la dirigenza ne vada a sviscerare le ragioni. C'è del rammarico anche per l'eliminazione in Coppa, maturata contro un avversario ampiamente alla portata. Sotto il profilo individuale ha deluso Kenji Sekido: per lui questa era la stagione della rinascita dopo un 2021 passato quasi interamente in infermeria per un fastidioso infortunio all'inguine, invece solo 5' in campo su 4 convocazioni, per il resto solo tribuna. Sekine è arrivato a Okayama giovanissimo, a 22 anni nel 2012, veste la maglia del Fagiano ininterrottamente da 11 stagioni senza mai andare in prestito ed è diventato uno dei giocatori più amati dalla tifoseria. Logico quindi che da più parti ci si aspettasse un atto di fiducia da parte della dirigenza che invece non è arrivato e a Gennaio sarà svincolato. La scelta ha sorpreso un po' tutti a Okayama perchè, come appena sottolineato, il giocatore è amatissimo ed è considerato un uono simbolo del Fagiano, ma ormai la decisione è presa e nel 2023 Sekine dovrà cercarsi un'altra squadra.
VOTO 7+
Miglior Marcatore |
Giocatore Chiave | La delusione | La promessa | |||
BRENNER ( 4 gol ) |
MORELATTO | Hyun-soo JANG | Taishi B. NOZAWA |
Posizione: 22 Punti: 34 Vinte: 9 Pareggiate: 7 Perse: 26 Gol Fatti: 35 Gol Subiti: 80 Differenza: -45
COPPA DELL'IMPERATORE
Eliminata al 3° Turno, 3-1 in trasferta da Avispa Fukuoka
COMMENTO ALLA STAGIONE
La permanenza in J2 è durata solo una stagione ma era prevedibile perchè Morioka ha vissuto il campionato come un'avventura, una sorta di premio per l'ottimo lavoro svolto negli ultimi anni. Purtroppo la squadra non era attrezzata per salvarsi, troppi buchi nella rosa e pochi mezzi per colmarli, senza dimenticare l'impressione di non essere particolarmente invogliati a farlo. Probabilmente la dirigenza Grulla ha capito di non essere pronta per una permanenza stabile in J2 ed ha pianificato di conseguenza. Il mese migliore è stato Giugno con il passaggio del turno in Coppa dell'Imperatore (da qui il mezzo voto in più) ai danni dello Zelvia e 6 turni di campionato da imbattuta: 3 successi con Kofu, Tokushima e Omiya e 3 pareggi con Verdy, Montedio e Tochigi, tutte squadre di caratura superiore. Malissimo nelle partite conclusive dove è parso chiaro a tutti che ormai la squadra aveva tirato i remi in barca: 10 sconfitte negli ultimi 12 turni. L'esperienza in J2 non potrà fare che bene al Grulla, specialmente se l'intenzione è quella di crescere per puntare ad una permanenza stabile nella categoria.
NOTE POSITIVE
Poche. Forse solo l'aver assaporato la J2, misurandosi ad un livello diverso e traendone conclusioni per pianificare un futuro ritorno. La dirigenza ha lavorato bene ma per pensare di restare in J2 sarà necessario migliorare sotto molti aspetti. Nonostante la peggior difesa del torneo hanno salvato la faccia sia Kentaro Kai che il capitano Yusuke Muta, autore di 3 reti stagionali, segnate tutte di testa. A centrocampo menzione d'obbligo per Hayata Komatsu e per il brasiliano Morelatto che ha provato a dare vivacità al reparto offensivo. Buona la crescita del portiere Taishi Nozawa, già nel giro della Nazionale U19 nipponica.
NOTE NEGATIVE
Una squadra che subisce 26 sconfitte e 80 reti non può pensare di salvarsi. La fase difensiva non è stata all'altezza della situazione anche se va detto che pure sotto il profilo realizzativo Iwate non è stata brillantissima e far punti così è dura. A onor del vero l'attacco è stato in linea con altre avversarie di bassa classifica ma non è mai stato in grado di supplire alle carenze del reparto arretrato. Sotto il profilo individuale ha deluso in modo particolare il centrocampista coreano Hyun-soo Jang: prelevato a inizio anno dal Bucheon (campionato coreano), ha racimolato solo 4 presenze per un totale di 200' di gioco, relegato quasi sempre in panchina e chiudendo la stagione in tribuna da infortunato (continui problemi alla coscia). Non sarà confermato e tornerà in Corea.
VOTO 4,5
Miglior Marcatore |
Giocatore Chiave | La delusione | La promessa | |||
Ikki ARAI ( 8 gol ) |
Tomoya MIKI | Issei TAKAHASHI | Keita BUWANIKA |
Posizione: 10 Punti: 61 Vinte: 17 Pareggiate: 10 Perse: 15 Gol Fatti: 44 Gol Subiti: 42 Differenza: +2
COPPA DELL'IMPERATORE
Eliminata al 2° Turno, 1-2 in casa da Zweigen Kanazawa
COMMENTO ALLA STAGIONE
Rendimento sufficiente ma troppo altalenante per avvicinarsi ai playoffs, obiettivo che la dirigenza non aveva nascosto a inizio stagione. Purtroppo anche in questo 2022 la squadra è stata piuttosto incostante, caratteristica che il JEF United proprio non riesce a scrollarsi di dosso ormai da troppi anni. Il tecnico coreano Jong-hwan Yoon non ha saputo dare continuità a quanto di buono fatto intravedere nella fase conclusiva dello scorso campionato e la squadra non ha saputo fare il salto di qualità. Parlare di peggioramento o di annata negativa è comunque esagerato però il blasone del JEF United merita di più. I tifosi sognano un ritorno in J1 ma con queste premesse sembra un desiderio difficile da realizzare: la squadra ha bisogno di innesti di livello superiore per innalzare la qualità dell'intera rosa e provare a trovare un minimo di costanza nelle prestazioni in modo da puntare in maniera più decisa alla post-season.
NOTE POSITIVE
Lo scorso anno Yoon aveva trovato l'equilibrio che cercava con un 352 molto funzionale agli elementi in rosa e in grado di trasformarsi in un 3421 in base alle necessità tattiche. Quest'anno è stato il contrario, ha optato prevalentemente per il 3421 ricorrendo al 352 o anche al 4231 solo in caso di necessità. L'elemento chiave resta Tomoya Miki, 24 anni, trequartista molto duttile in grado di giocare sia a ridosso della punta centrale sia come esterno sinistro puro anche se in questo caso paga dazio in fase realizzativa. Quando viene utilizzato in una posizione più avanzata può far valere le indubbie doti di passaggio, innescando le giovani punte Sakuragawa (21) e Bukaniwa (19). Il primo, nativo proprio di Chiba e prodotto delle giovanili, si è confermato giocatore interessante al punto da diventare presenza fissa nelle Nazionali Under nipponiche, mentre la giovane promessa Keita Bukaniwa è un po' meno granitico ma più portato al movimento e al dialogo con i compagni. In mezzo Andrew Kumagai e Taishi Taguchi garantiscono regia, palleggio e copertura mentre dietro si è messo in luce Ikki Arai, difensore centrale con il vizio del gol: sui calci piazzati e in certe situazioni di ripartenza ama sganciarsi e concludere a rete, come dimostrano gli 8 gol stagionali, miglior marcatore interno dei gialloverdi. Peccato l'infortunio del capitano Daisuke Suzuki, difensore centrale leader nel gioco aereo al quale Yoon aveva affidato la leadership del reparto arretrato: nel corso della gara vinta 2-0 con il Vegalta Sendai è stato costretto ad abbandonare il terreno di gioco dopo soli 24' per problemi al tendine peroneo ed è tuttora in infermeria con rientro previsto a Febbraio 2023. La dirigenza è subito intervenuta e nel corso del mercato estivo ha preso in prestito dai Kawasaki Frontale il difensore Shuto Tanabe che lo ha efficacemente sostituito. Molto positiva anche l'annata dell'esterno Shunsuke Nishikubo.
NOTE NEGATIVE
Dell'ormai atavica incostanza e dei relativi problemi abbiamo già parlato. Come risolvere? Sicuramente intervenendo sapientemente sul mercato con operazioni che possano dare più profondità alla rosa perchè le responsabilità di Yoon sono comunque da circoscrivere a singoli episodi o frangenti di gara, non certo all'impostazione tattica o alla gestione dell'organico. Certo anche il tecnico dovrà dare qualcosa in più sotto il profilo motivazionale in modo da evitare che la squadra subisca cali di concentrazione o si adagi in prestazioni opache che spesso sono costate punti preziosi. Individualmente va sottolineata la stagione negativa vissuta da Issei Takahashi, presenza costante a centrocampo nel corso del 2021 e sparito dalla circolazione in questo 2022: per lui solo 8 presenze, qualche panchina nella fase finale del torneo, tanta tribuna e rinnovo di contratto in forte dubbio.
VOTO 6
Miglior Marcatore |
Giocatore Chiave | La Delusione | La Promessa | |||
Shunsuke OTA ( 11 gol ) |
Taiki HIRATO | Coppa dell'Imperatore | Kaishu SANO |
Posizione: 15 Punti: 51 Vinte: 14 Pareggiate: 9 Perse: 19 Gol Fatti: 51 Gol Subiti: 50 Differenza: +1
COPPA DELL'IMPERATORE
Eliminata al 2° Turno, in casa da Grulla Morioka
COMMENTO ALLA STAGIONE
Stagione negativa caratterizzata dalla fine del ciclo Popovic. Inizio interessante con il tecnico in pieno controllo della situazione, poi ad Aprile un primo passaggio a vuoto, grande incostanza per tutto il periodo estivo e un pesantissimo crollo negli ultimi 2 mesi che ha fatto precipitare lo Zelvia al 15°posto. Il passo indietro rispetto al 2020 è sotto gli occhi di tutti: da squadra in grado di piazzarsi 5°, secondo miglior risultato di sempre dopo il 4°posto del 2018, (che sarebbe valso i playoffs se la dirigenza fosse riuscita a ottenere in tempo il J- Status), a formazione in caduta libera. I dati sono impietosi, 19 punti in meno, 6 vittorie in meno e 9 sconfitte in più, 50 reti subite contro le 38 dello scorso anno e ben 13 reti segnate in meno con una differenza reti che è passata da un corposo +26 a un risicassimo +1. Il futuro appare quanto mai incerto: molti non erano convinti di continuare con Popovic ma la dirigenza ha deciso per la riconferma e a conti fatto ha sbagliato. In inverno bisognerà trovare il tecnico giusto ma è una scelta che andava fatta in Luglio.
NOTE POSITIVE
L'allenatore serbo ha iniziato da dove aveva concluso nel 2021, sperando di ricalcarne i risultati: solito 442 trasformabile alla bisogna in un 4231 variando la posizione di Hasegawa, arretrandolo rispetto alla punta centrale Dudù e spostando il raggio d'azione di Shunsuke Ota, libero di andare in profondità oppure verso l'esterno. In mezzo pochi cambi con Taiki Hirato a creare gioco dalla sinistra, Takae al centro coadiuvato dal 23enne Yasui e dalla giovane promessa Kaishu Sano. Davanti al portiere Fukui, una linea difensiva di esperienza imperniata su Takahashi, con i terzini Okuyama e Onaga pronti a spingere. Purtroppo dopo pochi mesi la squadra ha iniziato a balbettare e Popovic non ha saputo metter mano alla formazione per provare a cambiare le cose. La scelta del nuovo mister sarà fondamentale per capire il futuro tattico della squadra e quello dei componenti della rosa.
NOTE NEGATIVE
Popovic ha annunciato le dimissioni con 4 giornate di anticipo ma, come giù accennato sopra, sarebbe stato meglio per Machida cambiare allenatore molto prima. Da fine Agosto la squadra ha letteralmente mollato, tirando i remi in barca con eccessivo anticipo sul finale di stagione: nelle ultime 10 giornate sono maturate ben 8 sconfitte e 2 miseri pareggi, un rendimento da zona retrocessione. Qualche attenuante c'è, è giusto sottolinearlo, perchè gli infortuni di Yasui, Miki e Sano sommati ai repentini cali di forma di Dudù non sarebbero stati facili da assorbire anche con una rosa più completa. La delusione più grande resta la Coppa dell'Imperatore: una squadra come lo Zelvia non può farsi sorprendere 1-3 in casa al 2° Turno da una neopromossa alla prima stagione assoluta in J2.
VOTO 5+
Miglior Marcatore |
Giocatore Chiave | La delusione | La promessa | ||||
Kosuke KINOSHITA ( 12 gol ) |
Kosuke KINOSHITA | Jun KANAKUBO | Naoki TSUBAKI |
Posizione: 13 Punti: 54 Vinte: 14 Pareggiate: 12 Perse: 16 Gol Fatti: 47 Gol Subiti: 46 Differenza: +1
COPPA DELL'IMPERATORE
Eliminata al 2° Turno, 1-2 in casa da Renofa Yamaguchi
COMMENTO ALLA STAGIONE
Leggero passo indietro ma obiettivo stagionale centrato in pieno. L'idea era quella di disputare un campionato tranquillo, piazzarsi a centro classifica e provare a fare più strada possibile in Coppa. I dati indicano una piccola flessione generale ma di fatto posizione finale, vittorie, gol segnati e differenza reti ricalcano i linea di massima il 2021 e per Mito va bene così. Il tecnico Akiba, in carica dal 2020, è ripartito dal 442 largamente utilizzato lo scorso anno anche se in maniera molto più rigida: nel 2021 infatti la squadra passava spesso ad un centrocampo "a rombo" utilizzando un vertice alto a supporto delle punte, variante tattica praticamente sparita in questo torneo. Sicuramente ci si attendeva di più è in Coppa dell'Imperatore dove per il secondo anno consecutivo gli Hollyhock sono stati eliminati in casa da un avversario di pari categoria ma che sulla carta poteva essere tranquillamente superato.
NOTE POSITIVE
In attacco le punte Ando e Kosuke Kinoshita hanno fornito un ottimo contributo alla causa, il primo più duttile e propenso alla partecipazione all'azione offensiva, il secondo più finalizzatore. Il gioco di Mito è stato impostato proprio con l'intento d'innescare Kinoshita, miglior bomber interno stagionale con 12 reti all'attivo, segnate tutte in campionato. Molto bene anche il portiere Yamaguchi, il difensore centrale Yoshitake Suzuki, il centrocampista Ryosuke Maeda e l'esterno Naoki Tsubaki, 22enne in prestito dai F.Marinos, neo campioni del Giappone: è in grado di giostrare sia a destra che a sinistra con eguale efficacia, gli Hollyhock spingono da mesi per un rinnovo del prestito, Yokohama non ha ancora dato alcun segnale ma l'impressione è che il giocatore possa restare almeno un altro anno.
NOTE NEGATIVE
Per il secondo anno consecutivo ha deluso Jun Kanakubo, ex Kyoto Sanga arrivato nel mercato invernale 2021 per occupare il ruolo di trequartista titolare. Lo scorso campionato solo 4 presenze per un totale di 100', minutaggio leggermente migliorato quest'anno ma lontanissimo dai suoi standard abituali. Ha l'attenuante di aver subito parecchi infortuni e stiramenti che lo hanno relegato a lungo in tribuna ma di fatto nel biennio in maglia Hollyhock ha visto raramente il campo. L'età e una certa fragilità atletica ormai conclamata fanno pensare che Kanakubo abbia imboccato il viale del tramonto e infatti la dirigenza non ha ancora proposto il rinnovo ed è difficile ipotizzare che possa farlo.
VOTO 6
Miglior Marcatore |
Giocatore Chiave | La Delusione | La Promessa | |||
TIAGO ALVES ( 11 gol ) |
Kota YAMADA | Coppa dell'Imperatore | Riku HANDA |
Posizione: 6 Punti: 64 Vinte: 17 Pareggiate: 13 Perse: 12 Gol Fatti: 62 Gol Subiti: 40 Differenza: +22
COPPA DELL'IMPERATORE
Eliminata al 2° Turno, 1-3 in casa da Thespakusatsu Gunma
COMMENTO ALLA STAGIONE
Peccato, per come si era messa si poteva arrivare in fondo giocandosi la J1 contro Kyoto. Certo non sarebbe stato facile rubare il posto ai Sanga ma quest'anno il Montedio ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per provarci. Purtroppo l'ostacolo Kumamoto nella finale playoffs si è rivelato troppo difficile da superare anche perchè il Roasso aveva il vantaggio di poter giocarsi 2 risultati su 3 mentre Yamagata poteva solo vincere. Il campionato dei gialloblù non era iniziato benissimo, i primi risultati positivi sono arrivati dopo 1 mese, ma una volta trovata la forma la squadra ha iniziato a vincere e non si è più fermata fino a Giugno. Qui l'inattesa eliminazione in Coppa ha aperto una mini crisi, con pessimi risultati che hanno addirittura messo in discussione Clamovski. La dirigenza però non si è fatta prendere dal panico, ha confermato la fiducia al tecnico e il Montedio ha disputato un gran finale di stagione ricalcando quanto di buono mostrato nello stesso periodo lo scorso anno. Clamovski poi ha azzeccato in pieno la mossa del cambio di modulo, passando dal 442 ad un più offensivo 4213 alzando il raggio d'azione di Kokubu e Kato a ridosso della punta centrale con Yamada a supporto in rifinitura. La scelta ha pagato e Yamagata non si è più fermata: si è conquistata un posto nei playoffs strapazzando Tokushima 3-0 all'ultima giornata e nel primo turno ha espugnato Okayama battendo il favoritissimo Fagiano con un altro 0-3, guadagnandosi il diritto di sfidare il Roasso.
NOTE POSITIVE
Clamovski si è dimostrato tecnico affidabile centrando i playoffs e meritandosi la riconferma. Con entrambi i moduli la squadra ha saputo fare punti giocando bene e mostrando un bel calcio. C'è da lavorare sulla tenuta nel lungo periodo perchè quest'anno ci sono stati un paio di passaggi a vuoto piuttosto complicati da gestire ma la base di squadra c'è ed è piuttosto interessante. Il fronte offensivo gravita attorno a Kota Yamada centrocampista box to box cvhe vede anche la porta (5 gol e 4 assist) coadiuvato dagli esterni Shintaro Kokubu a destra e Taiki Kato a sinistra, entrambi in grado di giostrare efficacemente anche in posizione più arretrata a ridosso del centrocampo quando il tecnico aveva optato per il 442. Meno leggibile invece ruolo di centravanti nel quale si sono alternati Dellatorre, Disaro e Tiago Alves che però è più portato ad agire da ala pura. Il miglior marcatore interno stagionale è stato proprio Alves con 10 reti, seguito da Dellatorre con 9 gol e da Akira DIsaro con 8 centri, segnati però in sole 17 presenze, essendo arrivato in prestito dallo Shimizu nel corso del mercato estivo. La mediana è stata retta da Ibuki Fujita e dal capitano Shuto Minami a protezione di una ormai collaudata linea difensiva schierata a 4 davanti al portiere Masaaki Goto: i centrali Hiroki Noda e Kosuke Yamazaki sono costanti ed affidabili, il terzino sinistra Ayumu Kawai è cresciuto alla distanza mentre a destra gioca la vera promessa gialloblù, Riku Handa, prodotto del vivaio, già titolare indiscusso nel 2021 e confermatosi a grandi livelli anche quest'anno.
NOTE NEGATIVE
La sconfitta in finale con il Roasso brucia però Yamagata aveva già fatto un mezzo miracolo arrivandoci. Il vero dato negativo di questo 2022 è l'eliminazione in Coppa dell'Imperatore ed è già il secondo anno di fila che i gialloblu vengono estromessi dalla competizione per mano di una compagine nettamente inferiore: lo scorso anno fu il Verspah Oita, formazione di JFL ad eliminarli, quest'anno è stata Gunma che ha espugnato l'ND Soft Stadium con un netto 1-3. Vero che il divario con il Verspah era nettamente più elevato rispetto a quello con il Gunma ma resta il fatto che il turno andava passato anche perchè il Montedio stava attraversando un ottimo momento di forma e la sconfitta ne ha smorzato l'impeto con pessime ripercussioni nelle partite successive: da notare che Gunma quest'anno è stata un po' la bestia nera di Yamagata che ha perso anche entrambi gli scontri in campionato.
VOTO 7
Miglior Marcatore |
Giocatore Chiave | La delusione | La promessa | |||
Shun NAGASAWA ( 8 gol ) |
MATEUS PEREIRA | PLAYOFFS | Masaki YUMIBA |
Posizione: 5 Punti: 66 Vinte: 17 Pareggiate: 15 Perse: 10 Gol Fatti: 62 Gol Subiti: 52 Differenza: +10
COPPA DELL'IMPERATORE
Eliminata al 3° Turno, 3-1 in trasferta da Gamba Osaka
COMMENTO ALLA STAGIONE
Trinita ha iniziato il campionato convinta di avere grandissime chances di risalita e a giusta ragione visto che dopo la retrocessione ha allestito una rosa di ottimo livello e assunto un tecnico con esperienza in J1. Un paio di sconfitte iniziali con Verdy e Zweigen avevano fatto subito capire che non sarebbe stata una passeggiata ma in generale Oita ha tenuto un ottimo rendimento gravitando sempre nelle zone alte della classifica e chiudendo al 5°posto, 1 punto dietro al sorprendente Kumamoto: proprio questo punto in meno si è rivelato decisivo nel confronto diretto nei playoffs, con il Roasso avvantaggiato dal fattore campo e dalla possibilità di poter gestire 2 risultati su 3. La partita si è conclusa 2-2, condannando Oita alla J2 e lanciato Kumamoto verso la finale. Poco da fare in Coppa di Lega che Trinita ha concluso ultima nel Gruppo A ma che è stata affrontata con pochissime motivazioni e considerata come un obiettivo assolutamente secondario. Anche in Coppa dell'imperatore, nella quale Oita aveva raggiunto la finalissima nel 2021, ci sono pochi rimpianti perché il sorteggio nel 3°Turno ha proposto un avversario, Il Gamba Osaka, che pur essendo in un periodo di forma non eccelsa, si è rivelato troppo superiore, specialmente con il vantaggio del fattore campo.
NOTE POSITIVE
Sicuramente Mateus Pereira, brasiliano in prestito dall'Atletico Goianiense, giocatore molto duttile schierato come centrale difensivo ma in grado di giostrare efficacemente anche a centrocampo. Pereria si è inserito alla grande diventando con Misao un elemento chiave del reparto arretrato, senza disdegnare un continuo supporto in mediana e frequenti sortite sul fronte offensivo, come dimostrano le 5 reti segnate in campionato. Trinita sta lavorando duramente per rinnovare il prestito anche per il 2023 ma ad oggi Pereira sembra destinato a tornare in patria. In mezzo, al fianco di Shimoda, da segnalare l'ottima stagione di Masaki Yumiba, 20enne prodotto del vivaio che ha brillato per costanza di rendimento e affidabilità al punto da attirare l'attenzione di parecchi osservatori J1. L'attacco è forse il reparto con maggiori potenzialità potendo schierare Nagasawa (8 gol), top scorer interno di J2, Hiroto Goya (7), probabilmente il più forte dell'intero parco attaccanti, Watanabe (4) che può giocare anche da seconda punta e il brasiliano Samuel (6) che dopo alcuni problemi d'inserimento ha disputato un finale di torneo molto positivo.
NOTE NEGATIVE
Il tecnico Shimotaira è partito con idee non chiarissime, passando in pochi mesi dal 433 al 442 per virare poi sul 4231, creando così una certa confusione tattica prima di affidarsi definitivamente a un più redditizio 3421, con il quale comunque ha portato la squadra al 5° posto. L'eliminazione nei playoffs brucia parecchio ma come già accennato il punto di vantaggio consentiva al Roasso di poter gestire meglio una partita che Oita non è stata capace di vincere. Unica attenuante i numerosi infortuni che hanno privato la squadra di giocatori importanti, per giunta con tempi di recupero piuttosto lunghi: nel corso della stagione infatti i gialloblù hanno dovuto rinunciare tra gli altri a Watanabe, Ueebisu, Fujimoto e Saka, elementi di spicco tutti relegati contemporaneamente in infermeria.
VOTO 6,5
Miglior Marcatore |
Giocatore Chiave | La delusione | La promessa | |||
Takamitsu TOMIYAMA ( 8 gol ) |
Shinya YAJIMA | Jin IZUMISAWA | Masaya SHIBAYAMA |
Posizione: 19 Punti: 43 Vinte: 10 Pareggiate: 13 Perse: 19 Gol Fatti: 48 Gol Subiti: 64 Differenza: -16
COPPA DELL'IMPERATORE
Eliminata al 3° turno, 3-0 in trasferta da Kashima Antlers
COMMENTO ALLA STAGIONE
Per la terza stagione consecutiva gli scoiattoli hanno disputato un campionato negativo, incapaci di ricalcare i successi delle precedenti stagioni quando militavano in J1 e sfioravano la ACL. Se nel 2021 qualche piccolo passo in avanti si era visto, quest'anno si è tornati al livello del 2020 quando Omiya era stata una delle grandi delusioni del campionato. L'unica consolazione è la salvezza, tutt'altro che scontata, ottenuta solo grazie a qualche risultato favorevole strappato nel girone di ritorno perchè l'inizio è stato pessimo: per registrare la 1° vittoria è stato necessario attendere il 16 Aprile, 9°Giornata, con il 2-1 interno al JEF United. Qualcosa si è visto dopo l'esonero di Masahiro Shimoda ma si è trattato di un fuoco di paglia perchè anche il nuovo tecnico Naoki Soma non ha saputo portare la squadra verso posizioni di classifica meno rischiose. Poco da fare in Coppa, avversario davvero fuori portata.
NOTE POSITIVE
Sicuramente il fatto di non aver mai mollato al punto di far precipitare le cose in modo irrecuperabile, e il rischio c'era. Però trovare qualcosa di positivo resta molto complicato. Così come stanno le cose anche l'immediato futuro non appare particolarmente roseo. L'età della squadra non è bassa ma ci sono elementi di sicuro affidamento soprattutto dietro: Ono, Shinzato, Nishimura e Motegi rappresentano una linea difensiva affidabile davanti al portiere Shimura ma è chiaro che senza un'adeguata protezione del centrocampo non può gestire da sola la fase difensiva. In mezzo infatti ci sono giocatori anche piuttosto tecnici come ad esempio Yajima e la giovane speranza Shibayama ma si avverte chiaramente la mancanza di un mediano di spessore. Davanti bene Tomiyama, top-scorer interno, affiancato da Kawata e da Nakano che si è dato da fare parecchio nel finale segnando 5 reti in 10 partite.
NOTE NEGATIVE
La dirigenza ha sbagliato anche quest'anno la scelta del tecnico dimostrando di non aver appreso nulla dagli errori fatti lo scorso anno quando aveva esonerato Ken Iwase per affidare la squadra a Shimoda, confermato poi a fine campionato, una decisione presa sull'onda dell'entusiasmo per aver evitato la retrocessione ma che ai più è parsa subito poco convincente. Infatti dopo una pessima partenza anche Shimoda è stato sollevato dall'incarico a favore di Soma ricalcando di fatto la scelta precedente. Il problema è che senza una rosa adeguata resta complicato ottenere risultati: l'impressione è che la dirigenza non si sia ancora adattata alla categoria compiendo scelte quanto meno opinabili. Individualmente ha deluso Jin Izumisawa, giocatore di un certo spessore tecnico che ha indossato recentemente la casacca dei F.Marinos e di Kofu e che sulla carta doveva rappresentare un'arma in più: purtroppo la sua stagione in maglia Ardija è stata molto negativa, scarso minutaggio, poca verve in campo, qualche lampo ma poco altro, al punto che a molti ha dato l'impressione di aver imboccato il viale del tramonto. Va per i 31, tempo per riscattarsi ne ha ancora, ma è chiaro che non potrà permettersi un'altra annata come questa.
VOTO 4,5
Miglior Marcatore |
Giocatore Chiave | La delusione | La promessa | |||
Kazuma TAKAI ( 7 gol ) |
Wataru TANAKA | Reoto Kodama | Kento HASHIMOTO |
Posizione: 16 Punti: 50 Vinte: 13 Pareggiate: 11 Perse: 18 Gol Fatti: 51 Gol Subiti: 54 Differenza: -3
COPPA DELL'IMPERATORE
Eliminata al 3° Turno, in trasferta 2-1 dal Vissel Kobe
COMMENTO ALLA STAGIONE
In graduale miglioramento rispetto al passato, la politica dei piccoli passi sta dando risultati e per Yamaguchi salvarsi diventa ogni anno meno complicato. Nel 2020 il Renofa si piazzò ultimo evitando la J3 soltanto per l'abolizione delle retrocessioni, nel 2021 si era salvato pur senza brillare, mentre quest'anno ha centrato l'obiettivo mettendo basi piuttosto interessanti per il prossimo futuro. La vera svolta è stato il passaggio dal 433, adottato fino a Luglio, a un 3421 indubbiamente più efficace nel quale il tecnico Yoshihiro Natsuka ha trovato il giusto mix tra equilibrio, bel gioco e pericolosità offensiva. Forse manca ancora qualcosa in termini difensivi ma sul resto il miglioramento è stato evidente: più punti (50 sui 43), più vittorie (13 su 10) e più gol (51 su 37). Poco da fare in Coppa dell'Imperatore.
NOTE POSITIVE
Il passaggio al 3421 è stata una scelta che ha pagato. Natsuka era partito con il solito 433 basandosi sull'annata precedente, difesa ordinata attorno a Renan, esterni propositivi, centrocampo in mano a Ikegami e davanti piena fiducia a Takagi. L'assetto non entusiasmava in passato e non lo ha fatto neppure quest'anno però in qualche modo rendeva, infatti Yamaguchi non ha mai corso il pericolo di finire in zona retrocessione. A fine Luglio, con la logica certezza di una altro anno al sole, Natsuka ha deciso di cambiare le cose: fuori Ikegami e Takagi, difesa a 3 con Ikoma al centro insieme a Takahashi e Watanabe (e poi Mae), il giovane terzino Kento Hashimoto sulla fascia sinistra e il più offensivo Yoshioka a destra, mediana affidata a Wataru Tanaka (in prestito dal Vegalta) e davanti campo libero a Numata e Takai, a supporto della punta centrale Umeki, attaccante che sa rendersi molto utile al lavoro di squadra. Il modulo ha dato qualcosa in più e il Renofa è riuscito anche a togliersi qualche soddisfazione come l'1-6 rifilato in trasferta al Gunma, la vittoria di Nagasaki con gol proprio di Tanaka, il 2-2 contro la corazzata Sendai e il 3-3 contro l'allora capolista Yokohama (gare che in passato avrebbe perso).
NOTE NEGATIVE
La fase difensiva va registrata perché anche quest'anno la squadra ha subito più di 50 reti. E' l'unico dato che il Renofa non è riuscito a migliorare rispetto al 2021. Il cambio di modulo ha giovato sotto molti punti di vista tranne questo. La dirigenza e il tecnico Natsuka dovranno lavorarci sopra, anche in sede di mercato. Perdere Wataru Tanaka non farà bene ma il giocatore, di proprietà del Vegalta, è già stato richiamato a Sendai in vista della stagione 2023 e Yamaguchi dovrà trovare un sostituto all'altezza, una scelta non facile. Ci si aspettava qualcosa di più da Reoto Kodama, giovane di proprietà Sagan Tosu che lo scorso anno aveva fatto intravedere buone cose a Sagamihara: non è una bocciatura definitiva, sia chiaro, è un 2002, di tempo ne ha, però il prestito al Renofa rappresentava un'occasione da sfruttare.
VOTO 6+
Miglior Marcatore |
Giocatore Chiave | La Delusione | La Promessa | |||
Yuki KUSANO ( 7 gol ) |
Ren IKEDA | Alex BARRERA | Makito UEHARA |
Posizione: 21 Punti: 37 Vinte: 8 Pareggiate: 13 Perse: 21 Gol Fatti: 41 Gol Subiti: 65 Differenza: -24
COPPA DELL'IMPERATORE
Eliminata al 2° Turno, 1-4 in casa da Omiya Ardija
COMMENTO ALLA STAGIONE
Stagione altamente negativa culminata con la giusta retrocessione in J3. Le prime avvisaglie della crisi si erano già palesate nella seconda parte dello scorso campionato quando da squadra ostica in grado di navigare addirittura nei quartieri alti, si era rapidamente trasformata in formazione abbordabile e battibile da chiunque, iniziando a perdere terreno e chiudendo al 9°posto: deludente ma comunque il miglior risultato di sempre nella storia dei granata. Questo ha probabilmente illuso la dirigenza che ha sottovalutato il problema e ne ha pagato le conseguenze. Anche il cambio di allenatore, lo spagnolo Nacho Fernandez per l'esonerato Tetsuhiro Kina a metà Giugno, non ha dato i risultati sperati: qualche buona partita in Luglio ma niente di più e anche le 2 vittorie nel rush finale, strappate più che altro con sussulti d'orgoglio, non sono bastate per riuscire a salvarsi. L'idea era quella di replicare con i giusti tempi la scelta fatta nel 2021 con l'esonero del tecnico Higuchi, sostituito a 8 turni dalla conclusione proprio da Kina, una mossa che aveva riportato Ryukyu in carreggiata. Stavolta non ha funzionato.
NOTE POSITIVE
Difficile trovarne, forse solo il centrocampo con Ren Ikeda a Koki Kiyotake a fare gioco, Tomidokoro in regia, Takezawa in rottura e Nakano a cercare la porta avversaria, cosa riuscitagli piuttosto bene avendo chiuso con un bottino personale di 6 reti. Sufficienza anche per Kusano e Noda che hanno cercato di dare un minimo di pericolosità all'attacco. Sul resto meglio sorvolare. Unica attenuante gli infortuni di Takuma Abe, punta di movimento che ha spesso risolto da solo i problemi offensivi della squadra, conferendo a Ryukyu aveva ben altro potenziale. Purtroppo l'età non gli consente più di avere la costanza di rendimento di qualche anno fa: è rimasto ai box per 3 mesi tra Marzo e Giugno (noi muscolari) e negli ultimi 2 mesi del torneo tra Settembre e Ottobre (lacerazione tendine d'Achille), nel mezzo con lui in campo Ryukyu ha vissuto il momento migliore della stagione. Tra condizione fisica da ritrovare e retrocessione in J3 difficile che resti: il contratto scade a Gennaio e non è ancora stato rinnovato.
NOTE NEGATIVE
Ryukyu è la squadra con il minor numero di vittorie nel torneo, ultimissima, persino il neopromosso Grulla ha fatto meglio. Forse trasformando qualcuno dei tanti pareggi (13) in 3 punti centrare la salvezza sarebbe stato meno complicato, ma va detto che la retrocessione è stata assolutamente meritata. Male la fase difensiva, formazione troppo vulnerabile sia in azione che sui calci da fermo, con enormi difficoltà a rientrare in partita una volta subito lo svantaggio. Gli allenatori di questa stagione, Kida prima e Fernandez poi non sono riusciti a trovare le giuste soluzioni ma va riconosciuto loro che la rosa messa a disposizione dalla dirigenza non è stata all'altezza della situazione. Molto negativo l'apporto di Alex Barrera. centrocampista spagnolo arrivato in Luglio (pare su indicazione di Fernandez) per guidare il centrocampo ma sparito immediatamente dai radar dopo soli 8' in campo (sconfitta 5-2 a Kofu): può contare su un contratto biennale quindi non è escluso che Ryukyu gli dia un'altra chance ma l'impressione è che già nel corso del mercato invernale sia destinato a lasciare il Giappone per accasarsi altrove.
VOTO 4
Miglior Marcatore |
Giocatore Chiave | La delusione | La promessa | |||
Toshiki TAKAHASHI ( 15 gol ) |
Naohiro SUGIYAMA | THALES PAULA | Koki SAKAMOTO |
Posizione: 4 Punti: 67 Vinte: 18 Pareggiate: 13 Perse: 11 Gol Fatti: 58 Gol Subiti: 48 Differenza: +10
COPPA DELL'IMPERATORE
Eliminato al 3°Turno, 3-2 in trasferta da Sagan Tosu
COMMENTO ALLA STAGIONE
A un passo dall'impresa. La vera grande sorpresa di questa J2 è stata proprio il Roasso capace di arrivare fino alla finale playout contro i Kyoto Sanga, compagine di J1, e giocarsela fino in fondo chiudendo 1-1. Per una neopromossa dalla J3 non si può non parlare di stagione strepitosa, Il tecnico Takeshi Oki, in carica da Febbraio 2020, stava per compiere l'ennesimo miracolo con un doppio salto di categoria che raramente capita di vedere in Giappone. Oltre agli ottimi risultati il Roasso è riuscito anche a proporre un calcio tanto gradevole quanto efficace, in grado di essere costantemente pericoloso in zona gol nell'arco dei 90' abbinando pure un bel gioco, piacevole e divertente, anche contro avversari che, almeno sulla carta, erano considerati superiori. Kumamoto non ha avuto alcun timore reverenziale praticando in J2 il calcio che già le aveva permesso di dominare la J3 dimostrando consapevolezza dei propri mezzi e fiducia in un progetto che, vale la pena ricordarlo, parte da lontano: dopo il terremoto del 2016 la squadra ha dovuto ripartire da zero ricostruendo tutte le proprie strutture e parte dello Stadio, retrocedendo in J3 anche a casua del repentino impoverimento di una rosa che non era più possibile mantenere. La dirigenza ha adottato la politica dei piccoli passi, ha pensato in primis alla solidità economica puntando sui giovani e trovando l'allenatore giusto, scelte che nel giro di pochi anni hanno portato il Roasso al miglior piazzamento di sempre nella sua storia.
NOTE POSITIVE
Bella squadra che il tecnico Takeshi Oki ha schierato nell'innovativo 3313, modulo che nessun altro adotta in J2. Davanti al portiere Sato la difesa a 3 è guidata da destra dell'esperto Kohei Kuroki, ormai in'istituzione a Kumamoto (arrivò nel 2015), in mezzo Sugata, centrale che si spinge spesso in avanti sui calci pizzati (5 gol) e a sinistra Iyoha, mancino di proprietà Sanfrecce con i quali si stagià dialogando per un rinnovo del prestito. Il fulcro della squadra è il capitano Kawahara, nato proprio a Kumamoto e cresciuto nel vivaio, un mediano tuttofare che ama innescare gli attaccanti con i suoi passaggi in profondità (12 assist). Ai suoi fianchi Mishima e Takemoto, altro centrocampista che non disdegna l'inserimento in avanti (6 reti). Il tridente offensivo prevede al centro il bomber Takahashi, 15 gol in stagione, a sinistra la giovane promessa Koki Sakamoto, altro nativo di Kumamoto e proveniente dalle giovanili, mentre a destra gioca il Sugiyama: i due hanno ormai sviluppato un'ottima intesa con Takahashi con il quale cercano spesso "triangolo" per inserirsi in area e concludere a rete. Entrambi partono opposti al proprio piede forte, il che ne favorisce l'azione a rientrare per tirare in porta o cercare l'assist, ma in base alle situazioni tattiche o in particolari fasi della partita Oki non ha problemi a invertirne le posizioni, Discorso diverso per il ruolo di trequartista nel quale si sono alternati l'esperto Shun Ito, Takemoto (con Tanabe in mezzo) e il 22enne Hirakawa, arrivato in prestito da Tokyo e schierato titolare da Oki con ottimi risultati nella fase finale del torneo e nei playoffs.
NOTE NEGATIVE
Un 2022 così non può avere lati negativi, Kumamoto è stata strepitosa. Non vale neppure la pena recriminare sulla possibilità di battere Kyoto e volare in J1 perchè la dirigenza sa che i tempi non sono ancora maturi per una permanenza in pianta stabile nella massima categoria. Tra i meno positivi Thales Paula, cresciuto proprio nel Roasso ma oggi di proprietà Grampus. Nel 2021 il brasiliano era stato uno dei principali artefici della "cavalcata-promozione" dalla J3 mentre quest'anno non ha saputo mantenesi al livello dei miglioramenti fatti registrare dai compagni. Da contratto è destinato a fare ritorno a Nagoya ma non è escluso che le due squadre trovino un accordo per il rinnovo, si tratta di un giocatore giovane (21) e restando nell'ambiente a lui più congeniale avrà tempo e modo per riscattarsi.
VOTO 7,5
Miglior Marcatore |
Giocatore Chiave | La Delusione | La Promessa | |||
Shu HIRAMATSU ( 8 gol ) |
Yuzo IWAKAMI | Yuto NAKAYAMA | Kazuma OKAMOTO |
Posizione: 20 Punti: 42 Vinte: 11 Pareggiate: 9 Perse: 22 Gol Fatti: 36 Gol Subiti: 57 Differenza: -21
COPPA DELL'IMPERATORE
Eliminata agli Ottavi, 0-1 in casa da Sanfrecce Hiroshima
COMMENTO ALLA STAGIONE
Salvezza ottenuta a fatica ma ottenuta: questo era l'obiettivo a inizio stagione anche se a Gunma si aspettavano meno sofferenza. Invece anche in questa J2 2022 i punti di vantaggio sulla zona retrocessione non sono mai stati così tanti da permettere di dormire sonni tranquilli. Decisive le vittorie nel finale di campionato, soprattutto quelle negli scontri diretti con Grulla e Omiya. Parte del merito va al tecnico Tsuyoshi Otsuki che ha dovuto ricorrere a tutta la sua esperienza per gestire al meglio la situazione e centrare la salvezza matematica con un turno di anticipo.
NOTE POSITIVE
Buono l'apporto del portiere Masatoshi Kushibiki, del centrale Hiroto Hatao e dell'esteno Masaya Kojima in grado di adattarsi al meglio su entrambe le fasce: inizialmente è stato schierato a destra ma con l'esplosione del giovane terzino destro Kazuma Okamoto è stato spostato a sinistra mantenendo un rendimento costante. La mediana fa leva sul solito Yuzo Iwakami che si è confermato elemento indispensabile in mezzo al campo. In attacco menzione particolare per Shu Hiramatsu, miglior bomber interno stagionale con 8 reti.
NOTE NEGATIVE
Purtroppo anche ques'tanno è stata davvero a un passo dal retrocedere. Gunma non può pensare di continuare su questa strada perchè non si può sempre sperare di trovare chi fa peggio. Nel 2023 sarà necessario pensare ad una rosa più competitiva in grado di garantire una salvezza più tranquilla. E' mancata una gestione più oculata della gara ma il problema è parso scaturire più dalle scelte dei giocatori in campo che dall'impostazione tattica. Di fatto il Thespakusatsu ha subito troppe sconfitte, una media da retrocessione, alcune assolutamente evitabili. Probabilmente sarebbe stato più saggio accettare qualche pareggio in più anche a discapito del bel gioco o delle iniziative individuali. Deludente l'apporto di Yuto Nakayama, colonna del centrocampo nel 2021 e spedito quasi sempre in tribuna da Otsuki in questa stagione: 22' totali in campo in 3 presenze, il suo contratto scade a Gennaio e non sarà rinnovato.
VOTO 5
Miglior Marcatore |
Giocatore Chiave | La Delusione | La Promessa | |||
Kisho YANO ( 7 gol ) |
Carlos GUTIERREZ | JUNINHO | Kaito SUZUKI |
Posizione: 17 Punti: 49 Vinte: 11 Pareggiate: 16 Perse: 15 Gol Fatti: 32 Gol Subiti: 40 Differenza: -8
COPPA DELL'IMPERATORE
Eliminata agli Ottavi, 1-2 in casa da Kyoto Sanga
COMMENTO ALLA STAGIONE
Campionato fotocopia del precedente, sia nell'esito che nei numeri. Resta squadra cinica, sempre dura da battere, che concede pochissimo, che sacrifica le possibilità di segnare pur di mantenersi chiusa e compatta dietro. Con queste premesse non si può pretendere di dare spettacolo, infatti Tochigi non ha certamente mostrato il miglior calcio della lega, però così ci si salva e i gialloblù lo stanno dimostrando da anni. Importante sottolineare il risultato ottenuto in Coppa: in tutta la sua storia Tochigi non aveva mai raggiunto gli Ottavi eliminando per giunta i F.Marinos a Yokohama con un netto 0-2. A voler cercare il pelo nell'uovo si potrebbe dire che anche un clamoroso approdo ai Quarti non era impossibile perchè contro Kyoto ha ceduto solo in pieno recupero gettando al vento la chance di giocarsi tutto ai supplementari ed eventuali rigori: in ogni caso Tochigi ha certamente ben figurato.
NOTE POSITIVE
Gran difesa, tra le migliori del torneo: solo Niigata campione e Tokushima (8°) hanno fatto meglio. Del resto anche sotto il profilo del numero dei clean sheets, ben 17, Tochigi è seconda solo alla già citata Niigata (18). L'assetto che predilige Tokisaki è il 3421 nel quale rivestono grande importanza sia il centrale Gutierrez che gli esterni Kurosaki (a destra) e Fukumori (a sinistra) solitamente schierati a centrocampo ma che sovente trasformano il modulo in un più guardingo 532 con Yachida che scala a in mediana. Davanti buono l'apporto del centravanti Nemoto mentre come al solito il migliore si è rivelato l'esperto Kisho Yano, 38 anni, attaccante di movimento che non sembra ancora pronto per la pensione visto che anche quest'anno ha sciorinato duttilità (può agire anche da trequartista) e concretezza offensiva. Da tenere d'occhio il centrale difensivo Kaito Suzuki, 20 enne di proprietà del Jubilo Iwata (dove presumibilmente tornerà a fine anno) che ha disputato un campionato di ottimo livello, sempre costante ed efficace.
NOTE NEGATIVE
Come abbiamo già accennato l'azione offensiva viene sacrificata per precisa scelta tattica e anche i trequartisti come ad esempio Yano, devono saper ripiegare fino a supportare la difesa: ovvio quindi che davanti Tochigi non sia stata brillantissima. Detto questo, far gol è un bel problema, infatti Tochigi è la squadra che ha segnato meno di tutto il campionato, persino il neopromosso Grulla, ultimo e retrocesso in J3, ha fatto meglio. Finchè è la difesa a garantire punti e salvezza anche un attacco sterile è tollerabile, ma è chiaro che qualcosa in questo senso va fatto: al momento questo sembra l'aspetto più urgente al quale dovrà dedicarsi il tecnico Tokisaki. Un po' calato Toshiki Mori, che nel 2021 aveva ben impressionato, ma è giovane e avrà modo di rifarsi. Deludente Juninho che lo scorso anno aveva dato invece un contributo importante: in questo 2022 non ha reso secondo le aspettative, minutaggio scarsissimo, una manciata di presenze e tanta tribuna. Difficile pensare di rivederlo in maglia gialloblu anche nel 2023.
VOTO 6
Miglior Marcatore |
Giocatore Chiave | La delusione | La promessa | |||
Shota FUJIO ( 10 gol ) |
Eiji SHIRAI |
Coppa di Lega | Shota FUJIO |
Posizione: 8 Punti: 62 Vinte: 13 Pareggiate: 23 Perse: 6 Gol Fatti: 48 Gol Subiti: 35 Differenza: +13
COPPA DELL'IMPERATORE
Eliminata aL 3° Turno, 2-1 in trasferta da Kashiwa Reysol
COMMENTO ALLA STAGIONE
L'obiettivo era quello di tornare subiyo in J1 e non è stato centrato. Certo pensare a una promozione diretta era pura utopia perchè Yokohama e Niigata erano nettamente superiori, ma i playoffs erano da centrare. Purtroppo ai Vortis sono mancati 2 soli punti per entrare nella post-season e dovranno riprovarci nel 2023. La squadra dispone di buoni mezzi e la volontà è certamente quella di gravitare in zona J1 però la dirigenza dovrà mettersi al lavoro per allestire una rosa più competitiva. Tokushima è la squadra che ha pareggiato di più in tutte le leghe professionistiche nipponiche: 23 gare chiuse sul pari sono davvero troppe anche perché sono stati buttati punti importanti contro Ryukyu, Gunma, Tochigi e Grulla e nel match decisivo contro Yamagata ha subito un netto 3-0. C'è un po' di rammarico perché di fatto sarebbe bastato trasformare un paio di questi pareggi in vittorie, cosa assolutamente fattibile specialmente nei due incontri contro Ryukyu, per accedere ai playoffs. Ad oggi l'intenzione sembra quella di continuare con Poyatos ma non è da escludersi un drastico cambio tecnico in inverno. Nulla da fare in Coppa dell'Imperatore, Reysol troppo superiori.
NOTE POSITIVE
Solo 6 sconfitte, meglio di tutti in J2, persino delle due promosse direttamente, e pochissimi gol subiti, 35 come l'Albirex che ha vinto il campionato. La perdita di Iwao (passato a Urawa) è stata ben assorbita affidando a Shirai e Kodama le chiavi del centrocampo e affiancando loro Sugimoto, preso in prestito dall'Avispa Fukuoka nel corso del mercato estivo. In difesa davanti all'ottimo portiere Suarez da segnalare la stagione estremamente positiva del centrale Uchida, sempre pericoloso nel gioco aereo in area avversaria, e dei colleghi di reparto Abe e Cacà, elementi dal rendimento costante anche se meno propensi a sganciarsi in avanti. Più altalenante il rendimento di Elsinho, terzino destro già campione del Giappone con Kawasaki, che nella prima parte di stagione è finito spesso in tribuna. In attacco da segnalare soprattutto Shota Fujio, centravanti 21 enne di proprietà Cerezo autore di ben 10 reti in stagione. Positivo anche Ichimi, 7 gol, anche se forse ha reso un gradino sotto le aspettative, che va detto, erano piuttosto alte. Fujio è destinato a tornare a Osaka quindi è presumibile che sarà Ichimi il centravanti titolare nel 2023 con i confermatissimi Sugimori e Nishiya. esterni offensivi rispettivamente a destra e sulla fascia mancina.
NOTE NEGATIVE
La già citata "pareggite" non ha aiutato ma per pensare di arrivare ai playoffs con sole 13 vittorie è dura. Puntare il dito contro il mister o qualche giocatore sarebbe ingeneroso perchè comunque i Vortis ci hanno provato, però è chiaro che all'atto pratico qualcosa non ha funzionato. Memore dei problemi dello scorso campionato, con la squadra troppo sbilanciata in avanti alla ricerca della vittoria, Poyatos ha modificato gli equilibri tattici puntando soprattutto sulla copertura difensiva, ottenendo una minore vulnerabilità ma sacrificando eccessivamente la capacità di far male e a conti fatti la squadra è apparsa troppo sbilanciata all'insegna del "primo non prenderle", una scelta che non ha pagato. Il Girone di Coppa di Lega non era impossibile: i Sanfrecce Hiroshima erano fuori portata d'accordo, ma con Nagoya Grampus e Shimizu S.Pulse poteva giocarsela meglio.
VOTO 6+
Miglior Marcatore |
Giocatore Chiave | La delusione | La promessa | |||
Ryoga SATO ( 13 gol ) |
Ryota KAJIKAWA | Haruya IDE | Itsuki SOMENO |
Posizione: 9 Punti: 61 Vinte: 16 Pareggiate: 13 Perse: 13 Gol Fatti: 62 Gol Subiti: 55 Differenza: +7
COPPA DELL'IMPERATORE
Eliminata ai Quarti, 2-1 in trasferta dai Kyoto Sanga
COMMENTO ALLA STAGIONE
Un po' meno altalenanti del solito ma comunque squadra che anche quest'anno si è dimostrata poco affidabile specialmente nei momenti cruciali: l'inizio è stato positivo ma quando c'era da capitalizzare il buon momento di forma provando a spiccare il volo verso i quartieri alti, i Verdy cadevano malamente contro avversari assolutamente alla portata come Renofa (3-1) e spesso senza approfittare appieno del fattore campo, vedasi Mito e Akita (confronti entrambi persi all'Ajinomoto per 0-2) senza contare le sconfitte con lo Zweigen Kanazawa, 1-3 in casa e 2-1 in trasferta. Poco da dire sulle altre sconfitte maturate contro avversari più completi. La scelta di esonerare Hori a metà Giugno e di affidare la squadra a Jofuku è stata giusta: il primo aveva iniziato bene ma poi si era completamente perso e Tokyo ha sperperato punti e posizioni, il suo sostituto ci ha messo un po' a trovare il giusto assetto, passando dal 433 a un più pratico 442, chiudendo con un crescendo che fa ben sperare per il prossimo campionato.
NOTE POSITIVE
I numeri fanno registrare un migliore piazzamento finale (9° posto sul 12° del 2021), più punti (61 su 58) e meno reti subite (55 su 66) il tutto mantenendo costanti sia numero di vittorie che gol segnati. Il portiere brasiliano Matheus Vidotto è uno dei migliori in J2, il centrale difensivo Boniface Nduka si confermato, facendo da chioccia al 23enne Hiroto Taniguchi, anch'egli centrale ma con la possibilità di essere utilizzato efficacemente anche a sinistra. A completare il reparto l'esperto Narawa, alternatosi a Fukazawa sulla destra e Ren Kato, altro giovane interessante sulla sinistra. In mezzo un difensore adattato a mediano, Baba, e un centrocampista molto completo come Morita, prodotto dell'inesauribile Acadamy dei Verdy, una delle migliori del paese. La spinta offensiva passa dai piedi (buoni) di Kajikawa, esterno più portato al suggerimento che alla conclusione personale e al quale si affidano i compagni nelle situazioni più complicate. In avanti da registrare i miglioramenti di Ryoga Sato (23 anni) che già lo scorso anno aveva fatto intravedere ottime cose: il giovane centravanti è cresciuto diventando una importantissima bocca di fuoco per Tokyo (top scorer interno di stagione con 13 centri). Bene anche il coetaneo Kawamura e il 21enne Itsuki Someno, che però è di proprietà Kashima Antlers ed è destinato a tornare alla casa madre già a Gennaio.
NOTE NEGATIVE
Troppa confusione tecnica con Hori, un po meglio con Jofuku che però ci ha messo un po' prima di trovare il giusto assetto che ha permesso ai Verdy di chiudere il torneo con 6 vittorie consecutive. Nel 2023 bisognerà innanzitutto evitare di sprecare quanto di buono fatto intravedere nel finale di questo campionato. Alcuni elementi di provata affidabilità sono in procinto di chiudere la carriera, ad esempio Narawa e Koike (35) o stanno imboccando la fase conclusiva come Kajikawa e Kato (33), perciò sarà necessario intervenire sul mercato o attingere dalle giovanili per sostituirli. Stagione buia per Haruya Ide, trequartista dal quale ci si attendeva ben altro contributo: lo scorso anno era stato tra i più continui prima che un infortunio all'inguine lo relegasse in infermeria a inizio Agosto e quest'anno Hori puntava su un suo recupero per irrobustire la trequarti. Invece Ide ha faticato moltissimo a riprendersi e quando è tornato in campo ha deluso. Il nuovo tecnico Jofuku lo ha spedito quasi sempre in tribuna e Ide ha chiuso con soli 400' giocati in 7 gare: il suo contratto scade a Gennaio e la sua permanenza in maglia Verdy pare in forte dubbio.
VOTO 6+
Miglior Marcatore |
Giocatore Chiave | La delusione | La promessa | |||
Masato NAKAYAMA ( 14 gol ) |
FOGUINHO |
Shuhei AKASAKI |
Tae-hyeon KIM |
Posizione: 7 Punti: 63 Vinte: 18 Pareggiate: 9 Perse: 15 Gol Fatti: 67 Gol Subiti: 59 Differenza: +8
COPPA DELL'IMPERATORE
Eliminata aL 3° Turno, 3-2 in trasferta da Cerezo Osaka
COMMENTO ALLA STAGIONE
Male, stagione altamente negativa. L'unico vero obiettivo stagionale, la promozione diretta in J1, è stato fallito e non si tratta di un fallimento lieve perchè il Vegalta era considerata la vera corazzata del torneo, la squadra che avrebbe dovuto vincere la J2 in carrozza e tornare nella massima serie dopo solo un anno di purgatorio. L'inizio è stato buono, Harasaki si presentava con un 442 piuttosto offensivo con Kida e Endo esterni a supporto delle punte e un centrocampo ordinato e di buon palleggio, con risultati soddisfacenti e una classifica che lasciava ben sperare. I primi segni di cedimento sono arrivati in Giugno con un deciso appannamento in campionato e l'eliminazione della Coppa. Sendai però è stata capace di riprendersi quasi subito tornando al rendimento di inizio anno, forse un po' meno convincente ma con la promozione ancora alla portata. I veri problemi sono cominciati in Agosto con ben 5 sconfitte consecutive che hanno minato la fiducia della società in Harasaki e affossato il morale dei giocatori anche perchè nel frattempo le avversarie dirette Yokohama e Niigata prendevano il largo e la zona playoffs si faceva sempre più intasata anche grazie al Fagiano e alla sopresa Kumamoto. Qui Sendai ha perso la bussola: il 7 Settembre è stato esonerato Harasaki e la squadra è stata affidata a Akira Ito che ha cambiato subito modulo mandando in panchina il capitano Hiraoka e passando un 3421 che non ha dato alcun beneficio al punto che il Vegalta si è ritrovato fuori pure dai playoffs. Nulla da fare invece in Coppa dell'Imperatore, Cerezo Osaka troppo superiore per provare a passare il turno.
NOTE POSITIVE
Se riuscirà a confermare i titolari (ed è tutto da vedere) e ad arricchire la rosa Sendai ha la giusta base per riprovarci. Il centrocampo è solido e ben assortito con Foguinho e Nakajima a dettare i ritmi di gioco e ad inserirsi anche in attacco, la difesa ha due ottimi esterni come Mase e Uchida ma a quanto si è visto in campo si è espressa con maggiore sicurezza nello schieramento a 4 di Harasaki che i quello a 3 del suo successore Ito. Le speranze sono il giovane portiere Obata, proveniente dal vivaio, e il centrale difensivo coreano The-hyeon Kim, che però è in prestito dall'Ulsan Hyundai e la sua permanenza in rosa per il 2023 è in forte dubbio. In attacco la parte del leone l'ha fatta come al solito Masato Nakayama 30enne centravanti di categoria arrivato da Mito e top scorer interno stagionale con 14 centri. Bene anche Cayman Togashi, autore di 11 reti e sempre pronto a sacrificarsi per la squadra giocando spesso in posizioni a lui meno congeniali per lasciare spazio al già citato Nakayama.
NOTE NEGATIVE
Il contraccolpo della mancata promozione sarà difficile da assorbire, se non trova il modo di rialzarsi subito Sendai rischia di restare impantanata in J2 per lungo tempo come è già capitato a JEF United e Tokyo Verdy. Servirà un mercato all'altezza e contemporaneamente cercare di trattenere i giocatori migliori. Il tecnico Akira Ito non ha convinto, il cambio in panchina non ha giovato, anzi a dirla tutta le cose migliori si sono viste sotto la guida di Harasaki anche se pure quest'ultimo non è esente da colpe: proprio nel momento in cui serviva fare il definitivo balzo in avanti verso la J1 non ha saputo gestire la situazione e la squadra si è sciolta come neve al sole. Individualmente ha deluso soprattutto Shuhei Akasaki titolare lo scorso anno: tutti si aspettavano che potesse essere decisvio in J2, invece dopo neanche un mese con 120' di gioco in 3 sole presenze il Vegalta ha deciso di interrompere il contratto in essere e il giocatore si è ritrovato svincolato e senza nessuno che potesse dargli fiducia nemmeno in J3. Alla fine ha trovato squadra solo nella Kanto Soccer League Divison 1, al Nankatsu Fc, quinto livello del calico nipponico.
VOTO 4,5
Miglior Marcatore |
Giocatore Chiave | La delusione | La promessa | |||
WILLIAN LIRA ( 9 gol ) |
Motoki HASEGAWA | GETULIO | Motoki HASEGAWA |
Posizione: 18 Punti: 48 Vinte: 11 Pareggiate: 15 Perse: 16 Gol Fatti: 47 Gol Subiti: 54 Differenza: -7
COPPA DELL'IMPERATORE
VINCITORE
(ai rigori su Sanfrecce Hiroshima)
COMMENTO ALLA STAGIONE
Il voto finale è la media esatta tra il rendimento in campionato, che a voler essere generosi sarebbe da 5, e quello in Coppa dell'Imperatore, culminata con la vittoria del trofeo e per questo meritevole di un 9 pieno. In J2 l'annata è stata pessima, Kofu era una delle squadre che più ambiva alla promozione, magari non diretta ma un posto nei playoffs sembrava assolutamente alla portata. Invece è stato un pianto dall'inizio alla fine con un picco negativo in Settembre con ben 6 sconfitte consecutive. Va dato atto al Ventforet di essere riuscito comunque a restare al di fuori del pericolo retrocessione ma a parte questo c'è poco da salvare. Discorso diametralmente opposto in coppa dove Kofu ha trionfato dopo aver eliminato nel cammino verso la finalissima tutte squadre di J1 meritandosi l'appellativo di "giants killer": nell'ordine Sapporo, Tosu, Fukuoka, Kashima e nell'atto conclusivo del torneo i Sanfrecce Hiroshima.
NOTE POSITIVE
La squadra che ha alzato la Coppa dell'Imperatore al cielo di Tokyo, primo trofeo in assoluto nella storia del Ventforet, resterà per sempre nel cuore dei tifosi e degli appassionati di calcio nipponico che non dimenticheranno tanto facilmente un'impresa già oggi difficile da eguagliare (l'ultima squadra di J2 a vincere i'ambitissimo trofeo è stata Tokyo nel 2011). Tra i giocatori che hanno dato un contibuto significativo bisogna citare l'attaccante Kazushi Mitsuhira, che ha segnato il gol nella finalissima ma che aveva già "timbrato" contro l'Avispa e contro Sapporo (doppietta), il bomber brasiliano William Lira, e la giovane promessa Motoki Hasegawa che però sembra già sul piede di partenza avendo attirato l'attenzione di parecchi osservatori di J1. Buono anche l'apporto di Torikai e del centrale destro Sugai, 24 anni, altro elemento da tenere d'occhio, in grado di giostrare efficacemente anche su entrambe le fasce di centrocampo.
NOTE NEGATIVE
Qual'è stata la vera Kofu, quella di coppa o quella di campionato? La squadra ha peggiorato nettamente le statistiche 2021 quando, giova ricordarlo ai fini del giudizio finale, aveva concluso al 3° posto con quasi il doppio dei punti. Purtroppo quest'anno è riuscita solo a raddoppiare le sconfitte (da 8 a 16) e a dimezzare le vittorie (23 contro 11) palesando peggioramenti sia in attacco che in fase difensiva e racimolando un poverissimo -7 in differenza reti contro il +27 dello scorso anno. La squadra sulla carta c'è, il tecnico Yoshida ha dimostrato di essere all'altezza, però in vista della prossima stagione dovranno tutti dare di più perchè la realtà dice che questa J2 è stata davvero disastrosa. Difficile anche puntare il dito a livello individuale, sono in molti ad aver deluso, forse l'acquisto più inutile si è rivelato quello del brasiliano Getulio il cui impatto è stato inesistente: preso dalla Tombense in Agosto con l'intento di rivitalizzare il fronte offensivo, ha subito avuto difficoltà ad inserirsi nel calcio nipponico racimolando solo 100' di gioco in 4 presenze. Il suo contratto scade a Dicembre e non sarà rinnovato perciò a fine anno Getulio farà ritorno in Brasile.
VOTO 7
Miglior Marcatore | Giocatore Chiave | La Delusione | La Promessa | |||
EDIGAR JUNIO ( 12 gol) | CAIO CESAR | IBARBO | Yusei EGAWA |
Posizione: 11 Punti: 56 Vinte: 15 Pareggiate: 11 Perse: 16 Gol Fatti: 50 Gol Subiti: 54 Differenza: -4
COPPA DELL'IMPERATORE
Eliminata agli Ottavi di Finale, 2-0 in trasferta da Avispa Fukuoka
COMMENTO ALLA STAGIONE
Campionato di difficile lettura, altalenante, con fasi contraddittorie e con due gestioni tecniche che non hanno convinto. L'inizio è stato incerto, contraddistinto da un rendimento ondivago: a ogni vittoria seguiva subito una sconfitta o nel migliore dei casi un pari. Poi in Giugno una fase piuttosto positiva, con il passaggio agli ottavi di coppa e una risalita in campionato, un periodo inspiegabilmente interrotto dall'esonero di Matsuda. Al suo posto è stato chiamato il brasiliano Fabio Carille che non ha certo fatto meglio. Rispetto al predecessore, ancorato al 442, ha cercato di variare l'assetto della squadra portandola verso un 4231 con Uenaka più arretrato rispetto a Edigar Junio per poi virare sul 3421 con Tokura punta unica: morale della favola tanta confusione e pochi punti. L'obiettivo d'inizio stagione erano i playoffs, neanche sfiorati, il mezzo voto in più è solo per il cammino in Coppa dove il V.Varen ha raggiunto gli Ottavi come nel 2021, anche stavolta eliminato da una compagine di livello superiore.
NOTE POSITIVE
Sulla carta l'attacco aveva tutte le carte in regola per far bene: un rifinitore di prim ordine come Cristiano, un bomber come Edigar Junio con un sostituto d'esperienza come Tokura e un'attaccante di grande prospettiva come Uenaka, 21enne cresciuto nella JFA Academy (centro nazionale dove approdano i migliori giovani talenti del paese) capace di giocare sia come centravanti che come seconda punta. Eppure nonostante tutte queste bocche di fuoco l'attacco ha segnato 19 reti in meno del 2021, circostanza che deve far riflettere sull'impostazione tattica e sui dettami di gioco proposti da Matsuda e Carille. La difesa ha due punti fermi, il giovane centrale Yusei Egawa e l'esterno Yoneda, elemento molto duttile in grado di giocare indifferentemente sia a destra che a sinistra. In mezzo giganteggia il brasiliano Caio Cesar, ex Frontale, che ha dato il solito contributo sia in termini di copertura che in fase di palleggio. Quest'anno si è fatto notare meno in avanti ma solo perché entrambi i tecnici hanno arretrato la sua posizione in campo affiancandolo a Masaru Kato e/o Kuwasaki, meno propensi alle incursioni offensive.
NOTE NEGATIVE
Le scelte di entrambi gli allenatori non hanno convinto, soprattutto quelle di Carille che non ha portato nulla di positivo alla squadra anzi ha seminato incertezze: per qualche partita è passato alla difesa a 3 ma senza trarne alcun beneficio, a quel punto è tornato sui propri passi ripristinando l'assetto originario e provando a rimescolare le carte sul fronte offensivo spostando il raggio d'azione di Uenaka dietro a quello di Edigar Junior con Cristiano largo a destra, ma anche qui nessun miglioramento, allora ha optato per due trequartisti dietro a Tokura ancora una volta senza risultati decenti, alla fine ha ripiegato nuovamente sulle 2 punte come giocava Matsuda. Tanta confusione senza cavare un ragno dal buco, difficilmente sarà confermato. Quest'anno ci si attendeva qualche risposta in più da Victor Ibarbo che aveva vissuto un 2021 piuttosto negativo e sembrava pronto al riscatto, invece l'ex Cagliari ha steccato ancora: qualche presenza a inizio estate ma poi il vuoto, complice anche un infortunio al menisco. Ha chiuso il campionato con soli 73' in campo in 7 presenze. Il suo contratto scade a Gennaio e stavolta non sarà rinnovato.
VOTO 5,5
Miglior Marcatore |
Giocatore Chiave | La Delusione | La Promessa | |||
Koki OGAWA ( 26 gol ) |
Koki OGAWA | MATEUS MORAES | Takumi NAKAMURA |
Posizione: 2 Punti: 80 Vinte: 23 Pareggiate: 11 Perse: 8 Gol Fatti: 66 Gol Subiti: 49 Differenza: +17
COPPA DELL'IMPERATORE
Eliminata al 3° Turno, 5-0 in trasferta da Sanfrecce Hiroshima
COMMENTO ALLA STAGIONE
L'obiettivo era uno solo, ritornare subito in J1 ed è stato centrato, quindi la stagione è da considerarsi positiva. Yokohama ha disputato un ottimo campionato, sempre nelle zone alte della classifica e con la promozione diretta a portata di mano, l'unico momento di appannamento è stato tra Aprile e Maggio con 3 sconfitte e 3 pareggi in 7 turni, la squadra però non si è disunita e ha superato la piccola crisi senza particolari difficoltà. Il tecnico Shuhei Yomoda ha mantenuto tutto l'anno il 3421, mostrando un buon calcio, mai noioso e sempre propositivo: le uniche partite in cui la squadra è andata seriamente in difficoltà sono state quella di Niigata, persa meritatamente per 3-0, e quella interna con il fanalino di coda Grulla che ha sorprendentemente espugnato il Mitsuzawa con il medesimo risultato. Nel primo caso i cigni hanno dimostrato di essere superiori e Yokohama ha dovuto inchinarsi, ma contro Morioka la squadra e il tecnico hanno peccato di presunzione pensando di fare un sol boccone degli avversari con relativa facilità, un atteggiamento sbagliato che nel calcio viene spesso punito e la J2 non fa eccezione. L'eliminazione dalla Coppa era prevedibile dopo un sorteggio non certo benevolo, ma il risultato è stato troppo pesante.
NOTE POSITIVE
L'attaccante Koki Ogawa è stato superlativo, un incubo per qualunque difesa in J2, indiscusso leader offensivo e capocannoniere del torneo con 26 gol, segnate giocando sia da prima punta che da trequartista. A livello realizzativo ha fatto il vuoto, basti pensare che il distacco dal 2° in classifica, Tiago Alves di Okayama, è stato di ben 10 reti. Lo scorso anno aveva centrato la promozione con Iwata ma il suo contributo era stato minimo, quest'anno invece ha dimostrato a tutti che si era trattato solo di una stagione storta confermando tutto quanto di buono si diceva di lui sin da quando era poco più che 15enne: Ogawa infatti è un punto fermo delle nazionali giovanili nipponiche sin dall'U18 (15 gol in 18 partite) ed ha già esordito in Nazionale maggiore segnando una tripletta nel 5-0 a Hong Kong nel Dicembre 2019. Buonissima stagione anche per il portiere Brodersen, il centrale difensivo Iwatake e il mediano Wada mentre sulla trequarti da menzionare soprattutto Tatsuya Hasegawa, già pluricampione del Giappone con Kawasaki: per lui tanta sostanza e inventiva, uno specialista dell'ultimo passaggio che ha chiuso la stagione con 4 gol e 11 assist. La promessa è senza dubbio Takumi Nakamura 21enne terzino destro arrivato dall'Fc Tokyo che Yomoda ha riciclato come centrale nella difesa a 3 con risultati davvero notevoli.
NOTE NEGATIVE
Promozione doveva essere e promozione è stata, inutile cercare il pelo nell'uovo. Qualcosa da sistemare ovviaemnte c'è, soprattutto in mediana, ma le basi per una permanenza in J1 ci sono tutte, specialmente se Yokohama riuscirà a trattenere il bomber Ogawa. Individualmente ha deluso Mateus Moraes, arrivato nel corso del mercato estivo per puntellare la difesa, specialmente sul versante sinistro: per lui tanta tribuna e 1 sola presenza nella gara conclusiva contro il Roasso, totalmente ininfluente ai fini della classifica. La dirigenza però sembra credere molto nel giocatore e infatti ha esteso il suo contratto fino al Gennaio 2024: l'obiettivo di Moraes sarà quindi uno solo, dimostrare di meritare questa fiducia. Tra le note negative l'addio di Shunsuke Nakamura (44 anni) ma solo perchè con il suo ritiro il calcio giapponese perde uno dei suoi interpreti più brillanti di sempre. Chapeau e grazie!
VOTO 7,5
Miglior Marcatore |
Giocatore Chiave | La delusione | La promessa | |||
Masaichi HAYASHI ( 13 gol ) |
Honoya SHOJI | DIFESA | Hiroya MATSUMOTO |
Posizione: 14 Punti: 52 Vinte: 13 Pareggiate: 13 Perse: 16 Gol Fatti: 56 Gol Subiti: 69 Differenza: -13
COPPA DELL'IMPERATORE
Eliminata al 3°Turno 1-0 in trasferta da Nagoya Grampus
COMMENTO ALLA STAGIONE
Tutto secondo i piani, Campionato tranquillo a metà classifica, sulla falsariga di quello dello scorso anno ma con alcuni piccoli miglioramenti come ad esempio il maggior numero di punti e di gol segnati. Il tecnico Masaaki Yanagishita in sella dal 1 Gennaio 2017, è ormai abituato a dover gestire un organico di secondo piano e farlo rendere al meglio, infatti il suo contratto è stato prolungato fino al 2024, fatto piuttosto anomalo in J2. La dirigenza ne è perfettamente consapevole e infatti non ha mai preteso piazzamenti impossibili.
NOTE POSITIVE
Migliorato parecchio l'attacco che ha segnato 17 reti in più anche grazie all'exploit di Masamichi Hayashi, attaccante arrivato dal Montedio per affiancare Toyoda e autore di ben 13 gol in campionato. In difesa giganteggia Honoya Shoji, leader della squadra, centrale cresciuto nel Cerezo ma che a Kanazawa ha trovato una seconda casa (venne in prestito poco più che 19enne nel 2017) mentre a centrocampo, accanto all'esperto Fujimura, 5° stagione in rossonero, ha impressionato il giovane Hiroya Matsumoto: 22 anni, di proprietà dei Sanfrecce Hiroshima, che ha gestito al meglio la mediana con rendimento costante, segnando 8 reti (con 2 assist) e mostrando pure una certa duttilità agendo efficacemente sia sul versante sinistro che al centro.
NOTE NEGATIVE
Le possibilità sono quelle che sono e per evitare problemi è saggio non fare il passo più lungo della gamba: questa filosofia sta mantenendo lo Zweigen Kanazawa in J2 senza troppi patemi dal 2015, però prima o poi un potenziamento dell'organico bisognerà azzardarlo. Dietro ha concesso ancora troppo subendo ben 9 reti in più rispetto allo scorso anno, 2° peggior difesa in assoluto del campionato dopo la retrocessa Grulla Morioka. Certo l'attacco quest'anno ha contribuito ad alleggerire il problema, ma il tecnico Yanagishita dovrà trovare una diversa organizzazione in fase difensiva perchè sembra più un problema di meccanismi che di interpreti.
VOTO 6
Mario A.Persegani - Dicembre 2022